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Quel mattino che
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Nel suo saggio Della Bellezza, Francis Bacon scrive: “Non c’è bellezza eccellente che non abbia qualche stranezza nelle proporzioni”.
Quale migliore definizione per un saggio divulgativo che ha la struttura del romanzo?
Quel mattino che, attraverso le vicende di quotidiane avversità o fortunati incontri dei suoi personaggi, voci narranti che guidano il lettore, si dipana come un percorso di conoscenza emotiva divulgando in maniera semplice e comprensibile i meccanismi e i contenuti dell’astrologia evolutiva.
Raccontare – anzi, diffondere come una abat-jour notturna – la luce tenue delle stelle, trasforma il saggio in un atto dell’immaginazione, anche se si tratta in parte di una memoria biografica e in parte di una conoscenza acquisita con lunghi anni di studio, qui condivise. Abilmente suddiviso fra affetti e comunione d’intenti, le autrici propongono al lettore un abile mix di umane passioni e di viaggio nel nostro mondo interiore.
Nel romanzo-saggio infatti si ha una narrazione funzionale soggetta a un’inserzione di discorso astratto che rallenta e amplifica il tempo dell’azione, permette aggiunte e libertà delle storie narrate che il saggio puro e semplice, costretto a un’aderenza empirica a fatti realmente avvenuti, non può concedersi.
Quale migliore definizione per un saggio divulgativo che ha la struttura del romanzo?
Quel mattino che, attraverso le vicende di quotidiane avversità o fortunati incontri dei suoi personaggi, voci narranti che guidano il lettore, si dipana come un percorso di conoscenza emotiva divulgando in maniera semplice e comprensibile i meccanismi e i contenuti dell’astrologia evolutiva.
Raccontare – anzi, diffondere come una abat-jour notturna – la luce tenue delle stelle, trasforma il saggio in un atto dell’immaginazione, anche se si tratta in parte di una memoria biografica e in parte di una conoscenza acquisita con lunghi anni di studio, qui condivise. Abilmente suddiviso fra affetti e comunione d’intenti, le autrici propongono al lettore un abile mix di umane passioni e di viaggio nel nostro mondo interiore.
Nel romanzo-saggio infatti si ha una narrazione funzionale soggetta a un’inserzione di discorso astratto che rallenta e amplifica il tempo dell’azione, permette aggiunte e libertà delle storie narrate che il saggio puro e semplice, costretto a un’aderenza empirica a fatti realmente avvenuti, non può concedersi.
