Premium Prestashop Template
Carrello
0
Prodotto
Prodotti
(vuoto)
Nessun prodotto
Spedizione gratuita!
Spedizione
0,00 €
Totale
Prodotto aggiunto al tuo carrello
Quantità
Totale
Ci sono 0 articoli nel tuo carrello. Il tuo carrello contiene un oggetto.
Totale prodotti
(Tasse incl.)
Totale spedizione (Tasse incl.)
Spedizione gratuita!
Totale
(Tasse incl.)
QUEL CHE VEDEVANO IN CIELO
Dettagli
CON UN CONTRIBUTO DI ANDREA CASADIO
Fin dalla più remota antichità, il cielo e i fenomeni «straordinari » che vi si verificano sono stati guardati con attenzione, sconcerto, paura e meraviglia. Le comete, o altre apparizioni in svariate forme (travi di fuoco, draghi fluttuanti, spiriti combattenti, luci e colorazioni anomale, strani oggetti volanti), le piogge di sangue, le eclissi erano osservate con timore e con fervore pronosticante, anche perché ritenute segni arcani di sventure e di accadimenti eccezionali, in un connubio duraturo di astronomia e di astrologia. Non di rado, poi, i fatti e i loro presunti significati venivano piegati da chi li registrava e li commentava ad esigenze strumentali di carattere politico o religioso e ad intenti finalizzati a una ridondanza iperbolica, e la loro interpretazione era condizionata dai livelli culturali e dalle conoscenze scientifiche relativi alle varie epoche.
Detto ciò, sarebbe superficiale liquidare sempre e comunque i racconti di certi eventi come fantasie o operazioni «editoriali»: i resoconti (numerosissimi in ogni epoca storica) di eventi celesti ritenuti «prodigiosi» possono infatti contenere, oltre a inevitabili esagerazioni, fraintendimenti e scopi strumentali, anche importanti elementi di «verità» e rappresentare, quantunque conditi dalla maraviglia del pensiero pre-scientifico, cronache e testimonianze relative a qualcosa di concreto e non sempre di facile decifrazione persino alla luce delle attuali conoscenze.
Con un lungo e meticoloso lavoro di ricerca e di ricognizione in una mole enorme di fonti antiche, medievali e d’età moderna, oltre che con il ricorso a comparazioni con i più recenti studi scientifici ed astronomici, Eraldo Baldini ci conduce con questo libro in uno straordinario viaggio tra le incredibili osservazioni fatte nei secoli dagli uomini europei, italiani e soprattutto dell’area emiliano-romagnola. Un viaggio ricco di informazioni e di implicazioni che non mancherà di aff ascinare i lettori, di condurli a risposte e di rinnovare in loro suggestive domande.
Fin dalla più remota antichità, il cielo e i fenomeni «straordinari » che vi si verificano sono stati guardati con attenzione, sconcerto, paura e meraviglia. Le comete, o altre apparizioni in svariate forme (travi di fuoco, draghi fluttuanti, spiriti combattenti, luci e colorazioni anomale, strani oggetti volanti), le piogge di sangue, le eclissi erano osservate con timore e con fervore pronosticante, anche perché ritenute segni arcani di sventure e di accadimenti eccezionali, in un connubio duraturo di astronomia e di astrologia. Non di rado, poi, i fatti e i loro presunti significati venivano piegati da chi li registrava e li commentava ad esigenze strumentali di carattere politico o religioso e ad intenti finalizzati a una ridondanza iperbolica, e la loro interpretazione era condizionata dai livelli culturali e dalle conoscenze scientifiche relativi alle varie epoche.
Detto ciò, sarebbe superficiale liquidare sempre e comunque i racconti di certi eventi come fantasie o operazioni «editoriali»: i resoconti (numerosissimi in ogni epoca storica) di eventi celesti ritenuti «prodigiosi» possono infatti contenere, oltre a inevitabili esagerazioni, fraintendimenti e scopi strumentali, anche importanti elementi di «verità» e rappresentare, quantunque conditi dalla maraviglia del pensiero pre-scientifico, cronache e testimonianze relative a qualcosa di concreto e non sempre di facile decifrazione persino alla luce delle attuali conoscenze.
Con un lungo e meticoloso lavoro di ricerca e di ricognizione in una mole enorme di fonti antiche, medievali e d’età moderna, oltre che con il ricorso a comparazioni con i più recenti studi scientifici ed astronomici, Eraldo Baldini ci conduce con questo libro in uno straordinario viaggio tra le incredibili osservazioni fatte nei secoli dagli uomini europei, italiani e soprattutto dell’area emiliano-romagnola. Un viaggio ricco di informazioni e di implicazioni che non mancherà di aff ascinare i lettori, di condurli a risposte e di rinnovare in loro suggestive domande.
