
test<a href="#">test</a>
Premium Prestashop Template
test<a href="#">test</a>
Il sito è stato completamente rinnovato. Avvertiamo autori e lettori che stiamo reinserendo tutti i titoli
Storie e leggende della Romagna del XX secolo: il podestà di Bellaria alla ricerca di ebrei da perseguitare all’indomani della promulgazione delle leggi raziali; Nikola Tesla in riviera alla scoperta di fonti alternative di energia; i cambiamenti di vita per gli abitanti della costa dopo l’entrata in vigore della legge Merlin; i “vitelloni” spiegati a un bambino; e ancora: storie di amanti, di tradimenti, di vite al limite della legalità in una Romagna come (forse) non ve l’hanno mai raccontata!
Iris Versari. Una biografia partigiana ha il pregio di creare una narrazione emozionante, propria della fiction, all’interno di una fedele e minuziosa ricostruzione storica. Con un lavoro straordinario di indagine sul territorio e negli archivi, la scrittrice Sandra libera la partigiana Iris dalla leggenda, restituendole il ruolo che le spetta nella Storia (quella con la S maiuscola): Bellini rilegge i racconti e le testimonianze dei sopravvissuti e ricompone i fatti riuscendo a restituirci la “vita civile” di Versari e il mondo contadino romagnolo in cui affonda le radici, a dimostrare le vere cause che la spinsero a partecipare attivamente alla lotta partigiana, a raccontarne le vicende all’interno della guerra...
“Sussurri di siti silenti 2” propone un viaggio alla scoperta di quindici luoghi abbandonati della Romagna, a volte superandone brevemente i confini, allo scopo di dare voce a posti dimenticati o mai conosciuti dai più. È un viaggio nei siti, ma anche nella memoria, attraverso il racconto e il vissuto di chi li ha abitati. Ogni viaggio viene raccontato attraverso le visite dell’autrice, documentato dalle immagini di ieri e di oggi, arricchito dai dati storici e dalle narrazioni dei protagonisti che hanno vissuto e amato i luoghi descritti. Sono storie di vita quotidiana, che permettono di tornare alle radici delle tradizioni e del folklore romagnolo. Ogni sito ha un’anima, regalatagli da chi l’ha edificato,...
Pochi fenomeni culturali sono stati diffusi in ogni epoca e ad ogni latitudine come quelli della magia e della stregoneria. E nessun fatto storico è forse enigmatico come quello relativo alle complesse motivazioni e dinamiche della «caccia alle streghe» che interessò in modo drammatico l’Europa e non solo. Ma chi erano i sospettati di stregoneria, e come si arrivò alla persecuzione che causò centinaia di migliaia di vittime? Chi erano le streghe e gli stregoni per la cultura dotta e per quella popolare? A livello mitico, spesso venivano identificate come «streghe» le anime dei morti che la religiosità precristiana credeva potessero irrompere nella dimensione terrena in certe occasioni. A livello storico e...
Una trama romanzesca con quattro omicidi, realmente accaduti a Ravenna tra il 1946 e il 1951, concatenati tra loro da un commissario di Polizia sotto copertura, quasi a dimostrare la presenza di una linea di sangue difficile da provare ma alquanto verosimile. Storie di eroi o di carogne? Di certo un ginepraio, anzi un labirinto, capace però di contribuire alla ricostruzione delle nostre biografie individuali e collettive, grazie alla riscoperta di personaggi veri che hanno vissuto in un’epoca difficile che li ha costretti a muoversi in scenari storici più ampi e più complessi di loro.
Pubblicando Teresa. Pagine strappare a una vita, Elena Carmen Serra confessava di avervi raccontato la vita della madre per non disperdere il patrimonio di idee, di sentimenti e di emozioni nel quale ancora oggi ritrova il senso del vivere e le verità nelle quali ha sempre creduto. In questo Ricette dell’antica Romagna campagnola, pur così radicalmente diverso da una biografia, la muove lo stesso intento, l’amore verso la civiltà contadina, qui riproposta in una serie ricchissima di ricette della tradizione romagnola: da questo punto di vista, un libro memorabile per la genuinità di una cucina riprodotta con intensa fedeltà alla tradizione e nello stesso tempo con brillante modernità: davvero un dono prezioso per...
Seconda edizione riveduta e ampliata dell’intera produzione di un poeta che – nella lingua tenera e aspra, secca e struggente della sua Cesena nativa – ha dato un’intensa testimonianza d’arte, nota ben oltre i confini della Romagna e apprezzata, come è avvenuto per la grande poesia romagnola del secondo Novecento, come uno degli esiti poetici più alti dell’Italia contemporanea.Postfazione e curatela diRiccardo CaporaliSaggi diLuciano Benini Sforza, Marino Biondi, Pietro Civitareale, Cino Pedrelli, Nino Pedretti e Renato Turci
Un altro viaggio nella storia di Cesena: se il percorso che ci proponeva Paolo Turroni nel primo volume di Cesena criminale era dedicato alla storia antica della città sulle sponde del Savio, questa volta le vicende narrate sono quelle della modernità, perfino della cronaca. Anche in questo testo lʼattenzione è rivolta alle pagine più oscure della storia cesenate. Crimini, delitti, violenze di ogni tipo aspettano il lettore: dagli anni della Grande guerra alla presa di potere del fascismo, dalle violenze legate al passaggio del Fronte alla modernità contemporanea. Sarà l’occasione per riscoprire storie già note e per conoscere per la prima volta nei dettagli vicende avvolte in un fitto mistero. Anche questa volta...
Come si presentavano le strade di Ravenna agli occhi dei contemporanei di Andrea Agnello? Cosa si mangiava negli anni in cui Dante Alighieri trovò rifugio presso Guido Novello da Polenta? E come si trascorreva la giornata quando l’arcivescovo Gerberto di Aurillac visse il suo breve mandato ravennate? Sono domande che forse molti si sono posti. Ma dove cercare le risposte? Di Ravenna sappiamo molto, ma nessuno, ad oggi, si è mai soffermato a ricostruire la vita quotidiana dei concittadini che vissero nei secoli che precedettero la Battaglia di Ravenna. Questo volume vuole proprio colmare una lacuna che accompagna la storia della nostra città da molto tempo.
Stupore, reverenza, meraviglia, timore: questi sentimenti hanno fortemente caratterizzato il rapporto dell’uomo con la natura e con la sfera degli eventi che, trascendendo la natura stessa, si collocano nell’ambito del soprannaturale, del magico, del leggendario, dell’immaginario, relativo sia all’eccezionalità, sia ad aspetti e momenti della quotidianità. Un universo che si popolava di numerosi esseri, spesso immaginati per dare un volto o perlomeno un nome a fenomeni naturali, a pericoli, a misteri, a eventi inspiegabili, a reminiscenze mitiche e alla sensazione, o per meglio dire alla consapevolezza, che non è possibile comprendere e spiegare tutto ciò che esiste o che accade “sotto il cielo”. Ecco allora le...
Dal massacro delle legioni romane nella Selva Litana alla Battaglia delle vigne fra gli eserciti di Mario e Silla, dalla vittoria dei Goti di Totila sui Bizantini di Narsete ai Francesi del Conte di Vitry, dalle guerre medioevali infinite contro Ravenna, Forlì, Imola e Bologna, ai lunghi assedi di Federico II di Svevia e del Duca Valentino, dalla partecipazione dei Faentini alle Crociate in Terra Santa e in Ungheria contro i Turchi all’invasione di Napoleone, dalle guerre d’indipendenza risorgimentali fino alla battaglia di Faenza fra Tedeschi in ritirata e Alleati anglo-americani: una lunga scia di ferro e di fuoco ha impresso il suo segno sanguinoso e distruttivo nelle terre a cavallo del Lamone e del...
Seconda edizione largamente ampliata con nuove storie e notizieLa prima edizione di questo libro, pubblicata nel 2017, ha avuto grande successo divenendo un piccolo best seller. Nel frattempo l’Autore non ha cessato il suo lavoro di ricerca, giungendo a questa seconda edizione che conta ben 64 pagine in più della precedente, dense di nuove storie e notizie su un tema dei più affascinanti.Ma nel terzo millennio ha ancora senso parlare e scrivere di fantasmi? Certamente sì, perché gli enigmi su cosa ci sia dopo la morte, sull’esistenza di un mondo sfuggente e sul mistero di esistenze immateriali non hanno di certo, con la modernità, smesso di interessare l’uomo. Anzi, a giudicare dal numero di articoli, saggi,...
Così in una sua nota di apertura Marco Gaudenzi ci presenta il suo Cattolica e la Romagna: «In questo mio libro, scritto da un neofita, ho raccolto tutti gli articoli scritti in tre anni sul Blog dell’Hotel, partendo dalla storia del nostro albergo Lungomare, per poi concentrarmi su Cattolica, spaziare sull’entroterra dei castelli e dei borghi, tornare poi sul Mar Adriatico a raccontare le leggende e i miti marinareschi, e la nascita della marineria e del turismo romagnolo. Mi sono concentrato anche sul racconto dei personaggi romagnoli che mi hanno colpito di più, a partire dal grande Tonino Guerra fino ai più recenti personaggi, come Samuele Bersani, un grande cantautore cattolichino. Per finire ho raccolto una...
In una sua nota introduttiva, così Daniele Gualdi legittima la nascita di Che belli erano i film!: «Ho scelto di scrivere questo libro in forma di racconto per restituire al lettore non solo vicende, ma anche sensazioni, atmosfere e aneddoti, che – pur contestualizzati nel tempo in cui sono avvenuti – siano altro da una narrazione cronologica della storia del Centro Cinema Città di Cesena, già scritta in occasione del trentennale della sua istituzione. Non avendo la pretesa di raccontare tutto ciò che è accaduto nel decennio 2002-2011, ho cercato di privilegiare ricordi e accadimenti più legati al mio vissuto: proprio perché personali, non fanno parte della storia ufficiale. Inoltre mi sono soffermato su alcuni...
In un passaggio della sua introduzione, scrive Milena Magalotti: «L’individuo nasce nella relazione e vive nella relazione, si comprende nella relazione. Questo libro è il racconto delle riflessioni e dei pensieri che sono emersi grazie alle relazioni ed ai dialoghi fecondi con i miei compagni di viaggio come famigliari, amici e pazienti, in questo periodo drammatico che ha aggiunto dolore al dolore, fatica alla fatica, ma che può anche rappresentare una grande opportunità per l’individuo e la collettività di ripensarsi, imparare, crescere e maturare».
Nella nota introduttiva, così l’autore motiva la sua intenzione d’arte: «Entrare per un attimo in un giorno qualunque della vita di un altro – scrittori, scienziati, uomini d’arme, filosofi… – nomi conosciutissimi accanto ad altri a cui i libri di storia non dedicano più di una riga. […] Provare a immaginare qualcosa dei loro pensieri, delle emozioni e degli affetti, poi uscire dalla loro vita così come vi ero entrato, in punta di piedi, con rispetto e riconoscenza. Nel farlo, forse un po’ di presunzione, ma anche l’idea che fosse un modo di esprimere gratitudine per quello che sono stati, e farceli sentire di nuovo vicini. Come unica regola, che il racconto durasse una pagina sola di un taccuino – un moleskine...
Antichi villaggi della Romagna d’Appennino in un recupero coinvolgente di uomini e donne, di tradizioni e mestieri, di culture e di passioneCon tante fotografie a coloriPietrapazza: un paese che non c'è più, una parrocchia estinta. Un territorio della montagna romagnola ai confini con la Toscana, ora incluso nel Parco Nazionale delle foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna. Il territorio è costituito da una successione di alture impervie, di valli strette, crinali, greppi, affioramenti di pietra arenaria, estesi boschi, fossi precipitosi, e laggiù il fiume, il Bidente, che vi ha la sua sorgente e lo attraversa per tutta la lunghezza. È un paesaggio dominato dalla natura, ma chi ne percorre i sentieri non...
Genuzio Bentini è stato il più famoso avvocato romagnolo del Novecento. La sua parabola umana e professionale ha attraversato gli anni più difficili della prima metà del secolo scorso: dalle battaglie per l’emancipazione delle classi più povere, quando difese il socialista Benito Mussolini in tribunale, alla dittatura del Ventennio, che lo spedì sul lastrico «incerto del lavoro e del pane». Tra un’arringa e l’altra, davanti alle Corti d’Assise di tutta Italia, scrisse di getto un libello di consigli ai giovani avvocati appena affacciatisi alla professione. Consigli garbati, spiritosi, attualissimi. Consigli, però, sempre discreti. Come parole in un orecchio: per non salire troppo in cattedra e donare alle nuove...
In passaggi vari della sua colta e partecipe introduzione, qui impropriamente legati, scrive Marino Biondi: «Ho potuto leggere l’autobiografia di Casalini in una fase finale, di fatto già compiuta. E rammento di averne riferito subito all’autore, sull’onda di una partecipazione emotiva: “… torno alle pagine, agli episodi, ai luoghi, ai personaggi e interpreti della tua vita. Mezzo stordito anche, con il ricordo di avere viaggiato nel tempo, in un mare profondo di anni e di decenni. Il tuo libro nascente mi ha conquistato ed emozionato”. Tratto peculiare del racconto, la profondità e l’altezza. Vola alto, sceglie la profondità per immergersi e per immergere il lettore. E con una qualità della scrittura che premia...
Riccamente illustrato a coloriLe fiabe di Federica escono dalla ripetizione di modalità narrative tradizionali. Esse infatti danno voce anche allo stato attuale del nostro pianeta percorso dal comportamento cieco e distruttivo dell’uomo. Ampliano lo sguardo, dalla famiglia al momento estremamente critico del panorama sociale globale [dalla presentazione di Giancarlo Trombini]. Federica schiude mondi incantati, secondo le modalità del realismo fiabesco, in immagini che sanno toccare le corde le più nascoste e segrete della nostra umanità. I suoi racconti propongono a bambini e ragazzi viaggi nel mondo oltre le colline, negli orizzonti del sentimento e dell’immaginario in percorsi che parlano tuttavia della vita,...
Cinque biografie di donne d’eccezione: Orintia Romagnoli Sacrati, letterata e patriota, prima donna a pubblicare un romanzo in Italia, Fides Galbucci, “avventurosa e infelice”, amata da Renato Serra e appassionata di musica e bellezza, Emma Neri, coraggiosamente impegnata per ideali di libertà e giustizia sociale e per la formazione delle giovani generazioni, Caterina Baratelli, donna libera e maestra d’arte, tra le più importanti pittrici del ‘900, Leda Sughi Muccini, sorella dell’artista Alberto Sughi, “bella, dall’intelligenza imperiosa, caustica, passionale”, come la descrisse chi la conobbe e “scrittrice vera”, come la definì Pier Paolo Pasolini. Cinque storie avvenute in tempi diversi, dal 1700 al 1900, in...
Così Stefano Melandri presenta il suo libro: «Nella raccolta troverete opere a tematica mista, un ordine apparente, tante emozioni, ma soprattutto frammenti di ricordi riguardanti momenti del viaggio che chiamiamo vita. Vi imbatterete qua e là nei metaforici sassolini nella scarpa… e chi non ne ha avuti? Credo che possiate rivedervi e riconoscervi in alcune parti. Mi auguro che frammenti di parole possano entrarvi dentro, perché allora per certo, o così spero, riusciranno a far vibrare la vostra anima, a tirare i vostri fili interiori, a danzare sulla musica della poesia. Attenti ad ogni modo: incontrerete parole taglienti, e comunque momenti di vita nei quali si dilatano ombre e tensioni. Spero che la loro...
CON UN RICCO IMPIANTO ICONOGRAFICO ANCHE A COLORILa stessa autrice ci racconta il percorso del nascere del libro nella sua apertura: l’incontro, nella lettura di saggi storici riguardanti in particolare i luoghi del suo quotidiano impegno al castello di Montefiore Conca, con due figure dai profili sfuggenti, quasi evanescenti, precisamente la giovane Costanza Malatesta e Ormanno. Della loro vita, di quel che furono e di come vissero e morirono, il libri non rendono che frammenti, «tracce leggere come le impronte sulla sabbia che per l’effetto del vento si consumano fino a dissolversi» annota Nadia Fabbri: vite che paiono non essere state, senza memoria, e però suggestive e intriganti, al punto da destare una...
In una società che ha fatto del consumismo una forma di paganesimo, della violenza una risposta accettata, della sopraffazione la regola, della mancanza di diritti una condizione comune, identificarsi con i bambini significa cercare rifugio da un perenne stato di guerra.È una dichiarazione d’amore nei confronti dell’immaginazione, poiché là è il regno della giustizia e della pace. «Questi fogli di viaggio appaiono, naturalmente, come un’escursione nel tempo, un’immersione nella memoria, una sospensione nei ricordi, un periplo, sottile ed intrigante, tra simboli remoti, una rincorsa leggera e sospesa tra metafore senza fine».Pier Guido Raggini
Né storia né cronaca... Scrivere un libro avente come argomento una città può considerarsi quanto meno pretenzioso, ma se si vive in un centro abitato, che si possa definire tale, le strade, le case, i negozi diventano prolungamenti del proprio modo di essere... una sorta di grande e amichevole atrio di casa. Faenza, per l’autrice, è come l’amica con la quale si ha a volte un rapporto complicato ma con cui esce sempre volentieri. Le storie che raccontano le sue strade o i suoi palazzi storici equivalgono ai racconti con i quali le zie la intrattenevano negli anni dell’infanzia e della primissima adolescenza, evocanti vicissitudini e figure delle quali lei si sentiva figlia. Faenza stessa, nella sua totalità, le...
Un viaggio nella storia di Cesena: questo è quello che ci propone Paolo Turroni in questo volume, che idealmente chiude la sua trilogia cesenate, comprendente i testi sulla Biblioteca Malatestiana e sulla festa di San Giovanni. Si tratta di un viaggio molto diverso dai precedenti, che pone lʼattenzione alle pagine più oscure della storia cesenate. Crimini, delitti, violenze di ogni tipo aspettano il lettore che voglia scoprire il passato più tenebroso della città a forma di scorpione. Inizando da un famosissimo lancio di dadi percorrerete duemila anni di storia, passando per la peggiore strage della storia cesenate, il sacco dei Bretoni del 1377, per la dominazione malatestiana, lungo lʼetà pontificia, fino agli...
Il primo volume di “Cesena di una volta”, pubblicato quasi per scommessa un anno fa, ha suscitato interesse e curiosità oltre le nostre stesse aspettative. I cesenati, e non solo loro, lo hanno comprato, letto, commentato, comunicandoci il gradimento per questa iniziativa di divulgazione di storia (e storie) della nostra città. Abbiamo quindi deciso di tentare il bis, questa volta invitando al tavolo dei ricordi molti dei lettori stessi che ci seguono, e che hanno arricchito questo secondo volume con articoli scritti da loro, o ricavati dalle informazioni che ci hanno fornito. Ne è uscita una gradevole carrellata di “quadri” che descrivono Cesena attraverso aneddoti lontani tra loro nel tempo, ma tutti volti a...
C’è stato un tempo non lontano in cui le città della Romagna, e più di tutte Faenza, rappresentavano la più grande preoccupazione per le Autorità nazionali per la diffusa delinquenza e per l’efferatezza dei delitti che vi venivano compiuti. Ne discutevano in Parlamento e i Governi ammassavano poliziotti e carabinieri, a volte anche l’esercito. Era la seconda metà dell’800, nei decenni di transizione fra Stato Pontificio e Unità d’Italia, c’erano il brigantaggio, gli accoltellatori, le rese dei conti con la saracca e l’archibugio: era facile che si riproponesse nell’opinione pubblica nazionale lo stereotipo antico dei romagnoli violenti, faziosi, settari, perfidi e traditori; ma sul finire del secolo Olindo...
Nella sua nota al lettore, Alessandro Soldati avverte: «Quello che hai in mano non è un romanzo sugli aeroplani e sugli aviatori che ci stanno dentro. Se cerchi dettagli tecnici, descrizioni minuziose di manovre ardite, coni di scarico che sputano fiamme e, soprattutto, se cerchi gente risoluta, pronta ad accogliere il destino sparandogli un missile sui denti, credo che finirai per rimanere deluso. Io ho preferito raccontare gli uomini e le donne che stanno “dentro” agli aviatori. […]. Visti da fuori hanno un certo fascino eroico per chi li apprezza, mentre sono stupide macchine da guerra per chi li detesta. Ho avuto l’onore ed il privilegio di essere uno di loro, perciò non cado in nessuna delle due...
“Mio figlio si riconosce in fretta, è quello più bravo di tutti”. Il padre che vede nel figlio campione una possibile fonte di guadagno, la madre che affida al figlio il compito di tenere alta la bandiera della famiglia. Padri che pagano al figlio un premio-partita di 20 euro per ogni gol che fa. Nonni che al pomeriggio curano personalmente il ripasso dei fondamentali col nipotino. Madri che impazziscono se il loro piccolo non ha bevuto l’integratore, che chiedono all’allenatore quando ci sono le udienze e se è possibile togliere il loro pargolo dalla barriera durante le punizioni della squadra avversaria. Un campionario che sembra surreale, se non fosse che è tutto vero. Mio figlio è un fenomeno è il risultato...
Pagine 104Le imprese memorabili e i personaggi esilaranti della più celebre figura della Romagna, nella sua grullaggine e nel suo esibizionismo… Senza escludere il bello delle donne, così spesso espresso dalla parola più diffusa e terragna delle province romagnole. Un libro straordinario, sapido e divertente, ricco di personaggi indimenticabili.Indice del volumeIl “pataca” come figura dello scimunitoIl “pataca” incapace di leggere la situazione Il “pataca” come sventurato Il “pataca” sbruffone innocente Il “pataca” esibizionistaIl “pataca” estetaIl “pataca” politicoIl “pataca” spiritoso mancato Il “patacnèt”Un’evenienza eccezionale: la “pataca”La “patacaggine” come difesa e bisognoIl pataca e la discrasia...
Faventia, per gli antichi, oggi Faenza, la città sul Lamone, le cui origini si perdono nella mitologia, ha una storia lunga millenni. Nei suoi pressi si sono combattute battaglie delle guerre civili della tarda Repubblica romana, della guerra greco-gotica. Ha subito l’assedio di Federico II di Svevia e i saccheggi dei bolognesi e dei bretoni e ha scritto – resistendo per mesi alle forze del Borgia – una delle pagine più gloriose dell’intera storia di Romagna. È stata, sotto i Manfredi, una delle capitali dell’Umanesimo romagnolo. Ha visto camminare per le sue strade il grande Leonardo da Vinci ed è, da sempre, famosa in tutto il mondo per le sue magnifiche ceramiche. Tutto questo e tanto altro è noto. Questo...
La storia e le vicende ravennati sono state affrontate da tanti autori e ricercatori, e anche sui misteri più curiosi e nascosti sono state redatte pagine su pagine. Ma Ravenna ha una storia lunga tremila anni; è stata tre volte capitale; dopo il momento di massimo splendore concentrato tra l’età antica e il medioevo, ha vissuto lunghi periodi d’ombra nei quali ancor meglio sono potuti allignare eventi e situazioni oscure; da secoli, da ogni parte del mondo, qui giungono visitatori cercandovi e trovandovi suggestioni rare. È una città che ha vissuto e vive il mare, pure tra i capricci della linea di costa che hanno fatto sì che il mare si sia allontanato di miglia; che ha accanto a sé i più vasti boschi della...
Pagine 336Sappiamo bene come gli orizzonti insieme tenebrosi e solari dell’immaginario collettivo rappresentino il grande deposito di ciò che siamo nelle profondità più remote dell’io: vi hanno spazio fiabe, credenze, miti, religioni, l’essenza più segreta dei singoli e delle comunità, svelando i sogni e le speranze, le angosce e i terrori, le attese e le cose bramate e più in generale una parte fondamentale della cultura popolare. Avviene così che streghe e folletti, draghi e lupi mannari, dèmoni e angeli, la Borda e il Mazapégul, le caverne oscure, l’intrico di foreste tenebrose, la vastità di paludi perdute in chissà quale mare di nebbie costituiscano le lettere di un alfabeto utile a scrivere la nostra storia...
Il libro racconta la straordinaria esistenza di Caterina Sforza, che il destino portò a farsi signora di Forlì e Imola, e insieme ricostruisce la trama complessa della politica italiana di quegli anni, tra gli intrighi e i tradimenti che si perpetrarono nelle corti signorili del tempo. Al centro, naturalmente, l’impavida signora di Forlì e Imola, rappresentata nei suoi amori molteplici, nei suoi odî indomabili e nelle sue sanguinarie vendette, infine nel suo valore guerriero, dimostrato in particolare nella difesa eroica della rocca forlivese di Ravaldino contro il Valentino: un “antico valore” che certamente le veniva da Muzio Attendolo Sforza, l’avo venuto da Cotignola a memorabili imprese.